Mobilitazione decreto RCAuto

MOBILITAZIONE DECRETO RC AUTO

BOLOGNA 11 GENNAIO 2014

Il Consorzio Gruppo Carrozzieri ha partecipato con una delegazione all’iniziativa “Mobilitazione Decreto Rc Auto”, organizzata da Federcarrozzieri e tenutasi a Bologna lo scorso Sabato 11 gennaio per dire no alla rottamazione dei diritti di automobilisti e vittime della strada.

Oltre 500 persone tra carrozzieri, diverse categorie di professionisti e associazioni ed enti operanti nel settore, si sono riuniti per dibattere e contrastare le ultime disposizioni del Governo in tema di RC Auto.

Sono intervenuti numerosi esperti del settore, tra avvocati, medici legali, associazioni di consumatori, automobilisti, vittime della strada e alcuni parlamentari ed esponenti politici che si sono dimostrati particolarmente sensibili alle esigenze e alle rimostranze rappresentate dalla nostra categoria.

I cambiamenti che si sono registrati negli ultimi anni in tema di RC Auto, pongono in evidenza come questi si siano rivelati nel corso del tempo sempre ad esclusivo vantaggio delle grandi compagnie assicuratrici, andando a danneggiare gli assicurati e, ancor peggio, le vittime della strada.

L’iniziativa bolognese ha voluto lanciare un grido di allarme sui problemi del mercato assicurativo, che, privo di concorrenza, lascia i consumatori alla mercé di un vero e proprio oligopolio ove tre gruppi si dividono quasi il 70% del mercato RC auto.

Le norme appena varate, se convertite in legge, decreteranno la fine del risarcimento per dare il via all’epoca di una forma generalizzata di indennizzo su valori richiesti dalle imprese assicuratrici e imposti dal legislatore, con un inevitabile gioco al ribasso per quanto concerne le somme da corrispondere. Un minore risarcimento economico si tradurrà in un’inferiore capacità di spesa per le riparazioni da apportare ai veicoli danneggiati, che verranno riparati solo ove strettamente necessario e in officine “low cost” o convenzionate con le compagnie assicuratrici, andando ad aggravare la situazione già critica degli artigiani carrozzieri. I riparatori indipendenti saranno costretti a chiudere o a divenire terzisti fornitori di manodopera per le imprese assicuratrici, che decideranno come, dove e quanto indennizzare. L’assicuratore potrà, inoltre, decidere di non risarcire più voci di danno quali la demolizione e la re-immatricolazione del veicolo, penalizzando le fasce più deboli che posseggono veicoli di minor valore. Il Governo interviene anche nell’ambito della medicina legale, pretendendo di disciplinare per decreto l’attività medico legale e imponendo al medico di non tenere più conto di quanto vede, ma solamente di quanto possa essere oggettivamente dimostrabile attraverso referti di esami diagnostici. In questo quadro contrasta clamorosamente il record di utili che le imprese assicuratrici conseguono nel ramo RC Auto, con la crisi dei diciassette mila artigiani carrozzieri e con i tentativi di colpire le vittime della strada riducendo inammissibilmente i valori dei risarcimenti per le lesioni gravi e gravissime. E tutto questo avviene con il ruolo attivo di IVASS e Antitrust che, da qualche tempo oramai, hanno perso il ruolo di autorità di garanzia avendo sposato acriticamente tutte le richieste del mondo assicurativo. La mobilitazione generale della categoria continuerà per tutto l’iter di conversione del DL 145/13 e con le proposte emendative delle Confederazioni Artigiane all’articolo 8 in materia di RC auto. Le Regioni Liguria, Friuli Venezia Giulia e Toscana hanno votato Ordini del Giorno con cui fanno proprie le tesi della nostra categoria e impegnano i rispettivi Presidenti della Giunte ad attivarsi tempestivamente nei confronti del Governo e del Parlamento per modificare il decreto legge in sede di conversione. Sarebbe molto importante che altre Regioni facessero altrettanto.